Un programma di azione per la parità di genere

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Nessuna uguaglianza di genere almeno fino al 2030. Si allarga sempre di più la forbice tra ricchi e poveri

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Nessuna uguaglianza di genere almeno fino al 2030

Ancora poca parità di genere nel mondo. Alla vigilia del vertice annuale del Wordl Economic Forum in programma dal 23 al 26 gennaio a Davos, dopo Oxfam, anche Plan international lancia l'allarme. Secondo l'analisi dell'ONG, ci sono troppe disparità discriminatorie tra uomini e donne. 

Per il quarto anno il dossier traccia un bilancio e una fotografia di un mondo in cui le disuguaglianze socio-economiche stanno diventando sempre di più il tema centrale del nostro tempo. Un trend in negativo, che purtroppo non risparmia l’Italia. Secondo alcuni dati la disuguaglianza globale dei redditi, anche se resta molto elevata, si va attenuando invece, in Cina, India e alcuni Paesi latinoamericani. Il World Inequality Report 2018 stima che tra il 1980 e il 2016 circa il 27% dell’incremento del reddito globale sia stato appannaggio dell’1% della popolazione mondiale. Il 50% più povero ha beneficiato di una porzione (12%) inferiore alla metà di quanto è fluito verso il vertice della piramide globale dei redditi. In poche parole i plurimiliardari sono sempre più ricchi e si indebolisce sempre di più la classe media (ormai sempre più povera).

ll Global Gender Gap Index 2017, del World Economic Forum, vede l’Italia all’82esimo posto su 144 Paesi analizzati, in caduta libera di 32 posizioni rispetto all’anno precedente, e addirittura al 117esimo posto quando consideriamo solo la dimensione economica. Recentemente, l’Ocse ha calcolato che un aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro del 25% entro il 2025 può aggiungere 1% alle previsioni di crescita del Pil. 

In 91 su 133 economie avanzate e nei Paesi in via di sviluppo i salari non hanno mantenuto il passo della produttività e della crescita economica nel periodo 1995-2014. Dopo la crisi economica del 2008-2009, la crescita dei salari reali a livello globale ha conosciuto un periodo di recupero nel 2010, seguita tuttavia da una decelerazione dal 2012, passando dal 2,5% al 1,7% del 2015, il tasso più basso in quattro anni. Nei prossimi 20 anni le 500 persone più ricche del pianeta lasceranno ai propri eredi oltre 2.400 miliardi di dollari, un ammontare superiore al Pil dell’India uno dei Paesi più popolosi del pianeta con 1,3 miliardi di abitanti.

Maggiori politiche distributive

Cosa fare per far fronte a tutto questo? Secondo Oxfam istituzioni e ONG devono puntare su politiche che possano contrastare l’estrema disuguaglianza. Puntare su politiche predistributive e distributive: incentivi a modelli imprenditoriali che adottino misure di maggiore equità retributiva, mantenendo livelli salariali dignitosi; tetto agli stipendi dei manager (così che il divario retributivo non superi mai il rapporto 20:1); eliminazione del divario retributivo di genere, incremento della spesa pubblica per i servizi essenziali e per la sicurezza sociale, politiche fiscali nazionali votate ad una maggiore equità e progressività, e una riforma fiscale internazionale. 

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