No cash, no problem: chiese e templi accettano donazioni digitali e carta di credito

No cash, no problem: chiese e templi accettano donazioni digitali e carta di credito
Diritti d'autore Copyright: Guido Ghedin
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Di Lillo Montalto MonellaREUTERS
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Fenomeno diffuso dalla Svezia alla Cina più rurale. In Francia e Inghilterra le diocesi corrono ai ripari per intercettare la buona volontà dei più giovani, abituati a pagare con carta quasi tutte le spese quotidiane.

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Visitare una zona rurale della Cina, entrare in un piccolo tempio e trovarsi davanti un banchetto su cui poggia un codice QR per effettuare donazioni tramite il social network WeChat. Nessun cestino per raccogliere monetine, tutto digitale ed istantaneo. 

È successo ad un manager italiano, Guido Ghedin, capo marketing di Cifnews, mentre visitava il villaggio di Yuchang Lou nella zona dei templi Tulou (patrimonio mondiale dell'Unesco), provincia sud-orientale di Fujian.

Wechat, sviluppato dalla Tencent, conta quasi un miliardo di utenti attivi, per lo più in Cina (+74 milioni di utenti in appena 6 mesi). L'app di messaggistica è diventata un gigante dei pagamenti online grazie al servizio WeChatPay che può essere usato per trasferire denaro tra gli utenti o fare pagamenti, sia online che ai negozi di piccole, medie e grandi dimensioni. Un po' come Paypal.

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"Con questo sistema si può pagare praticamente il 99 % delle transazioni quotidiane, in qualsiasi posto della Cina", riferisce Ghedin, che viaggia spesso a Xiamen per seguire gli affari dell'azienda attiva nel mondo del cross-border ecommerce. 

Nel Paese asiatico l'altra grande realtà dei pagamenti virtuali è Alipay, piattaforma lanciata da Alibaba.

"Usare WeChat per pagare il taxi è scontato, ma anche il cocco in spiaggia, le bibite, la frutta e la verdura. In questo tempio non c’era la raccolta di monete ma anche le persone anziane potevano entrare, prendere l'incenso e fare una donazione di pochi centesimi di euro con WeChat", conclude Ghedin. 

"L'ho sperimentato anche in un piccolo negozietto di ortofrutta che mi ha messo a disposizione il suo wifi per scannerizzare il QR code. Spesa? Qualcosa come 40 centesimi di euro".

Donazioni digitali, via alla sperimentazione a Parigi 

Il Signore accetta carte di credito anche in Europa. I fedeli di una chiesa parigina potranno lasciare a casa i portamonete già da domenica prossima: una parrocchia locale lancia infatti la tecnologia wireless per permettere a chi va a messa di fare in un lampo la propria donazione. 

Le autorità cattoliche affermano che questa "conversione" alla tecnologia di pagamento contactless inizierà da una chiesa Saint-François de Molitor, situata in una zona ricca dell'ovest di Parigi. Secondo i piani dovrebbe diffondersi subito nelle altre strutture della regione. 

Addio ai cari vecchi cestini o piattini che per secoli hanno circolato tra i fedeli, dunque. "La prospettiva è chiara: le banconote e le monete sono sempre meno utilizzate dalla nuova generazione", ha dichiarato un prelato parigino a Reuters. 

Il parroco di Saint-François de Molitor, padre Didier Duverne, ha però negato a Le Parisien che l'obiettivo sia quello di fare soldi. "L'esperimento non mira ad aumentare il numero di donazioni ma ad anticipare il futuro, quando le persone non porteranno più con sè il contante nemmeno per la loro baguette".

Chi è abituato a effettuare pagamenti con carta spesso infatti ha tasche o portafogli vuoti: grazie a questa misura, le parrocchie in futuro potrebbero non doversi privare di donazioni pari a circa 98 euro l'anno per fedele. 

Svezia sempre più cashless

In Svezia, la società più cashless del pianeta come scrive Bloomberg, l'obolo digitale è all'ordine del giorno. Anche la cattedrale di Uppsala, del 13° secolo, accetta carta di credito. 

Secondo l'istituto di statistica nazionale, nel primo trimestre del 2017 le banconote e le monete in circolazione sono scese ad una media di 56,8 miliardi di corone ($6,4 miliardi): il livello più basso dal 1990, con ritmo di declino accelerato come non mai a partire dal 2016. Ci si aspetta che a breve "il pagamento contante sparisca nelle transazioni private", ha affermato la vice-governatrice della Riksbank, Cecilia Skingsley.

Anche le cattedrali inglesi si adeguano

L'anno scorso anche la Chiesa d'Inghilterra si è detta pronta ad una simile sperimentazione in alcune cattedrali, iniziata in questi giorni grazie a terminali forniti dalla compagnia GoodBox. Il limite per la transazione è di 5£.

"Tenendo a mente che abbiamo un costo di gestione di oltre 2000£ al giorno e non facciamo pagare l'ingresso, speriamo che l'introduzione del pagamento contactless renderà più facile alle persone donare in tutte le maniere che vogliono", ha detto il reverendo Christopher Dalliston a Church Times. "Vorremmo fare in modo che tutti possano continuare a godere di questo magnifico edificio anche negli anni a venire".

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