Trump shock: "No ai profughi da quei cessi di Paesi". L'Onu "parole razziste"

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Di Cinzia Rizzi
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Bufera sul presidente americano, accusato di razzismo dopo i commenti razzisti durante una riunione alla Casa Bianca

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Donald Trump ancora al centro della bufera, dopo i commenti razzisti durante una riunione con alcuni membri del congresso nello studio ovale. A chi gli chiedeva di riconsiderare la decisione di togliere lo status di protezione temporanea (TPS) a migliaia di immigrati provenienti da Haiti, El Salvador e da alcuni Paesi africani, il Presidente avrebbe risposto: "Perché gli Stati Uniti dovrebbero avere tutta questa gente, che arriva da questi cessi di Paesi?".

La Casa Bianca non ha negato le affermazioni di Trump, ma ha fatto sapere che *"alcuni politici a Washington scelgono di combattere per Paesi stranieri, ma il Presidente combatterà sempre per gli americani". *

Intanto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders ha dichiarato che "non è ancora stato raggiunto un accordo" per proteggere i cosiddetti 'dreamers', i minorenni arrivati negli Stati Uniti, al seguito di genitori immigrati illegalmente.

Solo questo lunedì l'amministrazione Trump aveva annunciato che a partire dal settembre 2019 sarà annullato lo status di protezione temporanea a circa 200.000 salvadoregni, che vivono e lavorano negli States dal 2001.

Venerdì mattina l'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha definito "razzisti" i commenti di Trump. "Non ci sono altre parole che 'razzista'", ha detto il portavoce Rupert Colville a Ginevra. 

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