Ungheria e Irlanda: no ad armonizzazione fiscale Ue

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Incontro tra i primi ministri Viktor Orban e Leo Varadkar a Budapest

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Ungheria e Irlanda sono fortemente contrarie a qualsiasi tentativo di armonizzazione fiscale e delle legislazione sulle imprese nell’Unione europea perché danneggerebbe la concorrenza nel mercato unico. Lo hanno detto giovedì i primi ministri dei due Paesi, Viktor Orban e Leo Varadkar, durante una conferenza stampa congiunta a Budapest.

"Noi ungheresi riteniamo che la tassazione sia una componente importante della concorrenza: abbassare le tasse è generalmente una buona politica che va nella giusta direzione. Non vogliamo vedere alcun regolamento nell'Unione europea che leghi le mani dell'Ungheria nella politica fiscale", ha detto Orban.

"L'economia europea è più forte se c'è concorrenza tra gli Stati membri, per esempio in materia di tassazione", gli ha fatto eco il suo omologo irlandese.

L'Ungheria, la cui economia è sostenuta in maniera rilevante dagli investimenti stranieri, ha un'imposta sulle imprese pari al al 9%, la più bassa d'Europa, seguita dall'Irlanda che applica il 12,5%.

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