Il capo dello Stato: alle elezioni mi aspetto grande partecipazione
Un discorso essenziale di dieci minuti che si è aperto con il tema delle elezioni, a sole 72 ore dallo scioglimento delle Camere, e ha affrontato argomenti cruciali come il futuro e il lavoro. Nel suo messaggio di fine anno agli italiani, trasmesso a reti unificate, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato in apertura i 70 anni della Carta costituzionale e le prossime elezioni convocate per il 4 marzo prossimo a cui ha detto di augurarsi ampia partecipazione. Mattarella ha espresso in particolare fiducia nei "giovani nati nel 1999 che voteranno per la prima volta", tracciando un parallelo con i ragazzi del '99 che un secolo fa venivano mandati in guerra nelle trincee.
"Le elezioni - ha detto - aprono una pagina bianca, a scriverla saranno gli elettori e poi i partiti e il parlamento. L'orizzonte del futuro costituisce il vero oggetto dell'imminente confronto elettorale".
Il capo dello Stato ha evocato il "dovere di proposte adeguate, realistiche e concrete", sottolineando come non sia suo compito formulare indicazioni. È passato poi al lavoro, tema cruciale del discorso: "Il lavoro resta la prima, e la più grave, questione sociale. Anzitutto per i giovani, ma non soltanto per loro, è necessario che ve ne sia in ogni famiglia".
Il capo dello stato ha infine espresso solidarietà ai familiari delle vittime di Rigopiano, dell'alluvione di Livorno, ai cittadini di Ischia, alle vittime di attentati e a tutti coloro che nel 2017 hanno attraversato momenti di dolore.