Forse un megagiacimento al largo dell'isola, ma la Turchia avverte "sono le acque della Cipro del nord"
C'è un vastissimo giacimento di petrolio sottomarino al largo di Cipro? Secondo l'Eni sì. La compagnia petrolifera italiana ha dunque deciso di investire 150 milioni di euro per trivellare i fondali al largo dell'isoletta nel mediterraneo. Una regione marina che da anni si sospetta sia ricca di greggio o gas naturale, talmente vasta da spingersi fino all'area di fronte alle coste della Palestina. Ma la zona nei pressi di Cipro è contesa.
"Vogliamo che la Turchia comprenda che abbiamo il diritto di fare il necessario per aumentare la nostra indipendenza energetica e nel nostro territorio ne abbiamo il diritto. Vogliamo che Cipro sia un riferimento energetico nell'area", dicono da Nicosia.
Tema del contendere con Ankara è dove trivellare. Cipro è divisa. La repubblica della Cipro del nord è riconosciuta solo dalla Turchia, ma è al largo delle sue coste che Nicosia intende cercare considerando la zona, possesso cipriota tout court. Qualcosa che la Turchia non ha intenzione di permettere.