Cinema: 2017, anno ricco per l'industria di settore

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Di Euronews
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Il 2017 è stato sicuramente un anno molto ricco per l’industria cinematografica.

Tanti successi, molti supereroi ma soprattutto film europei che hanno fatto riscontrare una qualità molto elevata e avuto un enorme successo.

Focalizziamo l’attenzione sul momento clou del più importante Festival del Cinema Europeo, dove quei film di solito danno il via alla loro “carriera” internazionale e ricordiamo anche una delle più strane cerimonie della Notte degli Oscar nella storia di Hollywood.

La stagione delle kermesse internazionali inizia in Europa con il Festival del cinema di Berlino, a febbraio.

L’Orso d’Oro per il miglior film è andato a “ON THE BODY AND SOUL” della regista ungherese ILDIKO ENYEDI.

La pellicola ha ricevuto anche il premio della Federazione internazionale della Critica e quello della Giuria Ecumenica.

L’ultima volta che un film ungherese ha vinto questo premio è stato 42 anni fa: la storia d’amore è ambientata in un mattatoio di Budapest, protagonisti due operai che scoprono di condividere lo stesso sogno ogni notte, quello di essere due cervi in una foresta.

Il film è stato selezionato come miglior pellicola in lingua straniera ai 90esimi Academy Awards, in febbraio.

Grande gaffe alla Notte degli Oscar per l’annuncio del premio più prestigioso, l’Oscar per il miglior film.

Faye Dunaway e Warren Beatty hanno infatti sbagliato busta, annunciando “La La Land”, salvo poi correggersi con “Moonlight”, effettivo vincitore.

Moonlight ha ottenuto 8 nomination e vinto tre Oscar.

Il film narra della vita delle principali caratteristiche maschili man mano che si sviluppano, esplorando le difficoltà con la propria sessualità ed identità.

Con un budget di circa tre milioni di euro, ha riscontrato un enorme successo di critica, incassando 60 milioni al botteghino.

“La La Land”, scritto e diretto da Damien Chazelle, invece, ha ricevuto un record di 14 nomination, vincendo il maggior numero di premi con sei Oscar.

Il film ha vinto inoltre sette Golden Globe e cinque British Academy Film Awards, fruttando oltre 400 milioni di euro a fronte dei 25 spesi.

È stato il regista e produttore spagnolo Pedro Almodóvar a presiedere la Giuria al Festival di Cannes.

Ha annunciato la Palma d’Oro per il film svedese “The Square”, diretto da Ruben Östlund.

Almodóvar ha elogiato pubblicamente la pellicola.

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Il film ruota intorno al curatore di un museo di arte contemporanea a Stoccolma, vincendo anche il premio per le migliori decorazioni con Josefin Åsberg al Vulcan Awards degli Artisti Tecnici, a Cannes.

La pellicola è stata anche selezionata tra i migliori film stranieri per la prossima Notte degli Oscar.

Il regista messicano Guillermo del Toro è stato il grande vincitore al Festival del Cinema di Venezia.

Il suo “THE SHAPE OF WATER” si è aggiudicato infatti il Leone d’Oro.

Il film ha vinto anche il premio per la migliore colonna sonora.

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La trama narra di una donna muta in un laboratorio governativo statunitense di massima sicurezza, che fa amicizia con una creatura umanoide, ed è stato valutato dalla critica come il miglior film di Del Toro negli ultimi dieci anni.

In questi anni, al “Festival del Cinema di San Sebastian”, in Spagna, è stato John Malkovich a presiedere la Giuria internazionale.

La Conchiglia d’Oro per il miglior film è andata a “The Disaster Artist”, del regista ed attore James Franco.

È un film comico biografico, che racconta la storia del regista statunitense Tommy Wiseau.

Quest’ultimo nel 2003 ha diretto “The Room”, dipinto dalla critica come “uno dei peggiori film mai realizzati”.

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