100 anni fa nasceva il KGB

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Di Paolo Alberto Valenti
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Il sistema del terrore cominciò a perdere colpi solo con illustri dissidenti come Andrey Sakharov e Alexander Solzhenitsyn

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Il tempo della Lubianca non lo battono più la falce e il martello ma l'edificio in cui 100 anni fa la nascente Unione Sovietica approntava la Commissione per la lotta alla controrivoluzione, la prima cellula di quei servizi diventati dal 1954 noti come KGB, è sempre là insieme ai suoi fantasmi e i suoi scheletri. 

La sanguinaria stagione zarista

Il Palazzo moscovita agli esordi (XVIII secolo) ospitò la nobile sanguinaria  proprietaria terriera Saltykova che faceva torturare e uccidere la servitù. Una sadica criminale che morì in prigione.

Una tradizione poi applicata contro i nemici della rivoluzione dai vari direttori dell'istituzione che declinarono in termini industriali la lotta agli oppositori morti a milioni nei gulag.

La stagione dei gulag

I campi di lavoro sono da sempre la pagina più buia dell'intera storia sovietica. Un sistema di distuzione di massa che si dimostrò del tutto estraneo agli interessi del paese e del comunismo.

Il sistema del terrore cominciò a perdere colpi solo con illustri dissidente del rango di Andrey Sakharov e Alexander Solzhenitsyn che non si fecero zittire.

Fra gli ex agenti del KGB che fecero una brillante carriera con la fine del comunismo Vladimir Putin è colui che sta battendo tutti i record di permanenza al Kremlino.

Fra gli agenti del KGB ci furono pare anche sacerdoti italiani e alcun leader del maggiore partito comunista italiano. Oggi l'istituzione si chiama FSB e segue la moda dei tempi fra antiterrorismo ed alta tecnologia.

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