Quel che resta dei politici catalani in tv in vista delle regionali

Quel che resta dei politici catalani in tv in vista delle regionali
Di Euronews
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Il 21 Dicembre la Catalogna va alle urne. L'ultimo dibattito tv ha mostrato una politica profondamente segnata dall'Ottobre catalano, con il tema dell'indipendenza che monopolizza il dibattito. I sondaggi prevedono un'affluenza record ma un possibile stallo nella formazione del nuovo governo.

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L'ultimo, surrealista dibattito in vista delle complesse elezioni regionali che si terranno in Catalogna il prossimo 21 Dicembre. Surrealista non solo per l'atmosfera e il dibattito interamente assorbiti dalle vicende dell'Ottobre catalano, ma anche per l'assenza fisica di tutti i leader regionali, o perché ancora in detenzione o perché in esilio in Belgio.

Inés Arrimadas, leader di Ciudadanos in Catalogna: "Credo che la migliore alternativa al separatismo non sia l'immobilismo ma il riformismo. Non sono stati in grado di dare speranza né di comunicare e del resto abbiamo raggiunto una situazione nella quale i catalani sono i primi a subirne le conseguenze. Ma sono convinta che il 21 Dicembre potremo lasciarci il processo d'indipendenza alle spalle e cominciare una nuova stagione di riconciliazione per la Catalogna".

Particolarmente limpida dal dibatto è emersa la totale spaccatura tra Ciudadanos, schierati per l'unità nazionale, e gli indipendentisti della "Esquerra Republicana".

Marta Rovira, Segretario Generale della Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC): "Lo Stato spagnolo è allergico alla democrazia, è talmente allergico al fatto che noi mettiamo in pratica la democrazia, ora così come abbiamo fatto il 1 di Ottobre, che questo altera completamente le regole del gioco. Non rispettano le regole della democrazia ed è questo ad impedire a Oriol Junqueras d'essere qui oggi" ha detto.

Anche l'ex-Presidente del governo catalano Carles Puidgemont conduce la sua campagna da Bruxelles. Il tutto con una sola certezza, quella dei sondaggi, che predicono un'affluenza record ma una totale spaccatura con un possibile stallo per la formazione di un nuovo governo.

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