L'opposizione denuncia l'attacco all'indipendenza del sistema giudiziario e l'avvio di una "dittatura del partito di governo". Manifestazioni di protesta a Bucarest prima, durante e dopo il voto in Parlamento.
Le critiche dell'opposizione, le ripetute manifestazioni di protesta, le pressioni dall'Europa e persino da Washington non sono bastate. A Bucarest la Camera ha approvato con 177 voti a favore e 79 contrari la controversa riforma del sistema giudiziario che secondo i detrattori del governo è un regalo alla corruzione ed un pericolo per l'indipendenza della giustizia.
Dopo il voto i leader dell'opposizione del centro destra hanno denunciato il chiaro scopo di sottomettere il sistema giudiziario e ancora l'avvio di una dittatura del partito di governo.
Il punto più critico della riforma, che dovrà passare al Senato, consiste nei forti limiti imposti alla procura anticorruzione che non potrà più avviare indagini sui magistrati.
Nonostante le proteste dell'opposizione e della piazza, i deputati avevano già adottato lunedì un primo progetto di legge che estende il controllo del Ministero della Giustizia sulle procure.