Honduras: quinto giorno di proteste

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L'opposizione contesta il risultato delle presidenziali che hanno visto la conferma del capo di Stato uscente Juan Orlando Hernández

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Quinto giorno di protesta in Honduras dopo le elezioni presidenziali di domenica che hanno visto la conferma del capo di Stato uscente Juan Orlando Hernández.

L'opposizione contesta il risultato. Lo scrutinio delle schede elettorali durato oltre 36 ore, è andato a rilento. Troppo, dicono i sostenitori dello sfidante Salvador Nasralla che, quando lo spoglio era al 50%, era in testa di 5 punti percentuali. Poi però ha perso per circa 22mila volti, pari allo 0,78% del totale.

Salvador Nasralla, 64 anni, è un giornalista e guida il partito Anticorruzione.

Giovedì il Tribunale elettorale supremo ha raccolto l'appello degli osservatori internazionali ed è stato garantito che verranno ricontate circa il 6% delle schede che presentavano irregolarità. L'operazione dovrebbe concludersi sabato.

"È importante rivolgere un appello alla calma sociale - dice Marisa Matias, a capo della missione degli Osservatori dell'Unione europea - nell'attesa che i risultati vengano verificati da tutte le parti coinvolte. Un appello alla calma"

Nel Paese, tra i maggiori produttori di caffè, vivono nove milioni di persone. L'indice relativo alla povertà è tra i più alti del continente americano. Il numero di omicidi è tra i più elevati del mondo e le bande legate al narcotraffico assumono sempre più potere.  

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