Argentina: a sentenza gli "angeli della morte"

Argentina: a sentenza gli "angeli della morte"
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Di Alberto De Filippis
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Si conclude il processo sui cosiddetti voli della morte. Molti ergastoli e l'Argentina che volta pagina

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Si è chiuso dopo 5 anni e con 48 condanne il maxi processo per i crimini commessi durante la dittatura militare Argentina tra il 1976 e il 1983 e per i voli della morte. Su 54 imputati, 29 sono stati condannati all’ergastolo. I dissidenti politici venivano gettati vivi in mare dagli aerei durante i cosiddetti voli della morte

I due piloti del volo della morte della Carega figurano tra i condannati all’ergastolo al processo che riguarda 789 vittime ed è il terzo più grande mai tenuto per i casi di rapimenti, torture e omicidi che si sono consumati all’interno della scuola tecnica della marina a Buenos Aires negli anni del regime, dove passarono oltre 5000 prigionieri politici e la maggior parte di loro morì o scomparve.

Ascoltare la parola ergastolo per due piloti dei voli dellla morte ci ha provocato un mix di emozioni non so se la parola "felicità sia quellla più adeguata, ma sì stiamo celebranndo quello che è accaduto".

"Nella storia argentina i voli della morte verranno ricordati come un'incomparabile mostruosità. È importante che questo sia stato ratificato da questa sentenza".

Tra i condannati all’ergastolo anche Alfredo Astiz, oggi 67enne, noto come l’angelo della morte. Agente sotto copertura del regime che in quegli anni si infiltrò in gruppi di attivisti, compresa l’associazione delle Madri di Plaza de Mayo, le madri dei desaparecidos.

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