Romania: in strada contro la corruzione

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Di Euronews
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Non si ferma in Romania lo slancio della piazza contro la corruzione e contro l’aggressione da parte della classe politica ai danni del sistema giudiziario. Oltre 45.000 persone sono tornate a manifestare in tutto il Paese, almeno 30.000 soltanto per le strade di Bucarest.

“Per la Romania è essenziale che la giustizia possa fare il proprio lavoro e che il potere politico del Parlamento e del governo non vengano sfruttati per indebolire la giustizia allo scopo d’andare incontro agli interessi personali di certi leader politici che hanno problemi con la giustizia stessa” dice l’ex-Primo Ministro Dancian Ciolos.

Una marcia che ha toccato i due luoghi nevralgici della città, i simboli della politica: Piazza della Vittoria, davanti al Palazzo del Governo, e il Parlamento.

“Siamo qui per combattere in nome della giustizia, della legge, per la dignità e per la libertà” dice una manifestante venuta assieme al suo compagno.

Quante volte siete scesi in strada quest’anno chiede l’inviata di euronews? “Un sacco di volte, almeno 10 o 20 volte negli ultimi 10 mesi”.

Il PSD, i social-democratici, partito di maggiornaza, aveva già tentato ad inizio anno di far passare una riforma che permetterebbe un pesante controllo della politica sul sistema giudiziario. Riforme che hanno innescato la più importante ondata di proteste dai tempi della caduta del comunismo.

“Credo sia il classico esempio di conflitto tra un’elite estremamente conservatrice che cerca di preservare l’accesso alle risorse senza venire sanzionata e una parte più progressista della società” dice Vlad Petreanu, giornalista e blogger sceso in strada per manifestare.

Tra i tanti punti critici della riforma: il potere di nominare il procuratore generale della Repubblica passerebbe dal Capo dello Stato, figura di garante super partes, al Ministro della Giustizia. L’intero pacchetto di riforme dovrebbe essere votato nelle prossime settimane.

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