Norvegia, strage di renne sui binari

Strage di renne sui binari del treno in Norvegia
Strage di renne sui binari del treno in Norvegia Diritti d'autore Screenshot del video qui sopra (Reuters)
Di Lillo Montalto Monella
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Bagno di sangue "senza precedenti" lungo una linea ferroviaria a nord del Paese

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Oltre 100 renne hanno trovato la morte in appena tre giorni sui binari ferroviari norvegesi, investite dai convogli durante il periodo migratorio.

Una “strage senza precedenti”, si legge sul sito di NRK, emittente pubblica del Paese. Ben 65 esemplari sono stati colpiti a morte nella sola giornata di sabato scorso, mentre 41 avevano fatto la stessa fine tra mercoledì e venerdì.

Ole Henrik Kappfjell, proprietario di tutti gli animali abbattuti dal locomotore sabato, ha definito l’uccisione “una tragedia animale senza senso... un incubo psicologico”.

Il bagno di sangue dell’animale più natalizio che ci sia ha portato l’operatore ferroviario Bane NOR a consigliare ai macchinisti di ridurre la velocità in quel tratto (a sud di Mosjøen) ma a quanto pare è impossibile piazzare una recinzione per mancanza di fondi. L'allarme scattato settimana scorsa non è stato diffuso a chi era alla guida dei locomotori per via di un problema tecnico. 

In inverno gli animali, mammiferi della famiglia dei cervidi, si spostano alla ricerca dei pascoli e molte di loro finiscono investiti da macchine o treni. La Norvegia ha una popolazione di 250mila esemplari, la maggior parte dei quali affolla le regioni del nord. 

Jon Erling Utsi, documentarista presente sul luogo, ha definito quanto successo "una strage" aggiungendo che molti animali hanno dovuto essere abbattuti in quanto non sono morti sul colpo. 

Più di 2mila renne sono state investite dai treni lungo lo stesso tratto di ferrovia tra il 2013 e il 2016. Sono 250 le vittime negli ultimi 12 mesi scrive Sky News.

Gli esemplari di renna sono sempre meno, più piccoli ed indeboliti dal cambiamento climatico si legge in uno studio presentato l'anno scorso. 

Cambiamento climatico, fattore killer

Un aumento delle temperature provoca più precipitazioni piovose rispetto a quelle nevose. L'acqua che si deposita al suolo tende a ghiacciare col freddo e a creare uno strato impenetrabile per le renne che, non potendo trovare cibo a sufficienza, sono costrette a migrare oppure muoiono di fame.

Nel 2015, la International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) ha classificato la specie come "vulnerabile", un livello sopra lo stato "a rischio". 

"La popolazione di renne in tutto il mondo è crollata del 40% in circa 25 anni", sostiene Adolf Köhncke, esperto di conservazione presso il World Wide Fund for Nature in Germania, in un'intervista con Deutsche Welle.

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