Zimbabwe: Mugabe è isolato, ma non cede

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Di Gioia Salvatori
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I militari preparano il ritorno in patria dell'ex vicepresidente Mnangagwa, rimosso da Mugabe a inizio novembre. Mugabe scaricato da tutti e oggi c'è anche un corteo che ne chiede la deposizione

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Come se niente fosse. Al presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, deposto da un golpe militare morbido , è stato concesso di uscire dalla sua abitazione, in cui l’esercito lo tiene recluso; il vecchio presidente non vuole mollare ma i militari spalleggiano il ritorno in pista dell’ex vicepresidente Emmerson Mnangagwa rimosso da Mugabe a inizio novembre in quanto rivale in politica della first lady Grace Mugabe, a cui il marito avrebbe voluto lasciare lo scettro del potere con grande disappunto di molti; il capo dei veterani della guerra di liberazione Chris Mutsvangwa, dice: “La follia, la pura follia di sua moglie, che stava cercando di diventare presidente della repubblica e di creare una dinastia. Il popolo dello Zimbabwe ne ha fin qui, è meglio che loro lo sappiano, non vogliamo essere responsabili di quello che può fare una folla arrabbiata. Ma ascoltiamo il loro messaggio e vogliamo che si traduca in un processo pacifico, organizzato e non violento”.
Oltre ai veterani anche il partito di governo ZANU-PF party ha scaricato Mugabe e per oggi è previsto un corteo cittadino nella capitale Harare fino alla residenza del presidente, per deporlo definitivamente e simbolicamente, in quello che è stato ribattezzato giorno dell’indipendenza.

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