Il Beaujolais Nouveau, questione di marketing

Il Beaujolais Nouveau, questione di marketing
Di Euronews
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Il 40% della produzione del vino novello francese viene venduto all'estero. Un vino molto apprezzato negli Stati Uniti. All'estero è considerato un prodotto di lusso.

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“Ogni anno, il terzo giovedì di novembre, viene celebrato il Beaujolais Nouveau”, dice l’inviata di euronews Andrea Büring. “È un vino giovane, prodotto da 2000 viticoltori del Beaujolais e Sylvain Donjon è uno di loro.”

I suoi sei ettari di vigne si trovano a Beaujeu, nel cuore della regione. Donjon punta a vendere le sue 1200 bottiglie. In generale dal 1950 il numero di bottiglie di Beaujolais Nouveau vendute è moltiplicato per 40. Ma l’euforia degli anni ottanta è finita, dagli ultimi quindici le vendite sono in calo. E quest’anno la raccolta ha subito una forte diminuzione a causa delle intemperie.

“È un vino molto facile, leggero”, afferma Donjon. “È l’immagine che ne abbiamo in Francia. All’estero il Beaujolais nouveau gode di molta notorietà”.

Quest’anno saranno esportate 11 milioni di bottiglie, circa il 40% della produzione di Beaujolais Nouveau.

“Siamo molto apprezzati negli Stati Uniti perché facciamo un tipo di vino che piace ai consumatori statunitensi” continua Donjon. “È diverso dal vino che viene prodotto in California. Loro hanno dei vini corposi, neri, ma un pò dolci”.

Mentre una bottiglia in Francia costa fra i due e i dieci euro, i giapponesi pagano oltre 25 euro per il Beaujolais Nouveau perché all’estero è considerato un prodotto di lusso. Il marketing fa sicuramente la sua parte, ma dopo la celebrazione annuale di novembre i consumatori tendono a passare a vini più maturi.

“Gran parte delle vendite vengono realizzate entro una settimana, quindici giorni, dalla presentazione del Beaujolais Nouveau. Con grande disappunto per noi perché a Natale continua a essere buono, anzi è migliore. Siamo vittime del nostro successo, del marketing che fa in modo che abbiamo l’impressione che se non lo si beve il giorno giusto non lo si può più bere il giorno dopo”.

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