Nube di Rutenio 106: ancora mistero sulle origini

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Tracce del materiale radioattivo rilevate in Europa ta settembre e ottobre, non sarebbero pericolose per l'uomo

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La nube radioattiva che si è diffusa tra settembre e ottobre in alcune parti dell’Europa non è pericolosa per la salute umana e quella dell’ambiente. A riferirlo è l’istituto di Radioprotezione francese che ha anche ricostruito il percorso della nube a partire dai dati meteo. La zona più probabile di emissione si troverebbe tra il Volga e gli Urali, ovvero Russia o Kazakistan

Detection of #Ruthenium 106 in France and in Europe in late September : Results of IRSN’s investigations and updated information on the plausibility of the origin of the releasehttps://t.co/C5ztzDniiDpic.twitter.com/1cMDrSxobk

— IRSN France (@IRSNFrance) 9 novembre 2017

Le tracce radioattive sono state rilevate a partire dal 27 settembre in italia in particolare in Lombardia, Friuli, Emilia, Piemonte e Toscana per poi scomparire il 13 ottobre. Ancora nessuna informazione sul luogo esatto da dove sono scaturite, come conferma un esperto della commissione independente sulla ricerca radioattiva:

La cosa che spaventa è che ad oltre un mese di distanza non abbiamo capito da dove vengano esattamente queste emissioni radioattive

Ancora quindi pochi dettagli sull’incidente. Nessun paese ha ad oggi notificato fughe. Tra le ipotesi, la ricaduta a terra di un vecchio satellite, anche se nessuna agenzia spaziale ha confermato.

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