Sparatoria di Sutherland Springs, Texas: cosa sappiamo

Sparatoria di Sutherland Springs, Texas: cosa sappiamo
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Di Euronews
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Il killer è un ex militare accusato nel 2014 di violenze domestiche contro il figlio. Aveva comprato l’arma l’anno prima in un negozio di articoli sportivi. Si sarebbe ucciso dopo la strage

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AGGIORNAMENTO ORE 11 del 7/11: Il movente della strage sembra sia legato a motivi familiari, in particolare a dissidi con i suoceri. Inoltre emerge che Kelley non avrebbe mai potuto acquistare il fucile semiautomatico usato per seminare morte nella chiesa battista se l’aeronautica statunitense avesse passato all’FBI le informazioni sulla sua condanna per violenze domestiche. Sul corpo dell’assassino l’autopsia ha rilevato tre colpi: uno alla testa autoinferto e due, gamba e busto, sparati da un sopravvissuto; non si sa quale sia stato quello mortale.

AGGIORNAMENTO ORE 16 del 6/11: Devin Kelley, l’autore della strage di domenica in Texas, si sarebbe ucciso. È quanto ha dichiarato lo sceriffo della contea. Lo riporta la CNN. Il movemente non è chiaro, l’uomo sembra fosse ateo. Tra i 12 e i 14 bambini sono stati trovati senza vita all’interno della chiesa.

Sutherland Springs shooting suspect – Devin Patrick Kelley, 26, of New Braunfels, TX – is pictured here in his driver license photo. pic.twitter.com/yDPKOfh2OM

— Texas DPS (@TxDPS) November 6, 2017

Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, repubblicano, ha suggerito che per evitare simili episodi in futuro le chiese debbano dotarsi di più armi o, almeno, assoldare personale di sicurezza privato. Due mesi fa in Texas è stata approvata una legge che va proprio in questa direzione.

AGGIORNAMENTO ORE 12 del 6/11Domenica 5 novembre c‘è stata una delle più gravi stragi della storia recente del Texas. Nella First Baptist Church di Sutherland Springs si celebrava messa da circa mezz’ora, intorno alle 18.30 ore italiane (11.30 ora locale), quando ha fatto irruzione un uomo in tenuta da combattimento che ha iniziato a sparare sui fedeli uccidendo 26 persone e ferendone altre 20. Sul posto sono intervenuti i Texas Rangers e l’FBI che hanno rapidamente isolato la zona. L’assalitore, identificato come Devin Patrick Kelley, 26 anni, è inizialmente riuscito a fuggire anche se ferito. Poco dopo è stato trovato morto nella sua auto.

Il luogo della sparatoria
Sutherland Springs è un villaggio di circa 400 abitanti, relativamente isolato, a una cinquantina di km a Sud di San Antonio. La chiesa ha un canale Youtube in cui vengono pubblicati i video dei sermoni.

Le vittime
I testimoni raccontano che i colpi sono stati sparati in rapida successione. Ben 24 sono le persone che hanno trovato la morte in chiesa. Una è stata trovata morta poco distante, un’altra è spirata in ospedale. Altri 20 sono rimasti feriti. Tra le vittime ci sono anche la figlia 14enne del pastore, Frank Pomeroy: quest’ultimo, motociclista, si trovava in viaggio al momento della sparatoria. Non ce l’ha fatta neanche una donna incinta di cinque mesi e tre dei suoi cinque figli. Otto persone uccise facevano parte della stessa famiglia, riferisce la CNN. L’età delle vittime varia dai 5 ai 72 anni.

Chi è il killer
Devin Patrick Kelley era vestito di nero, indossava un giubbotto antiproiettile, materiale “tattico” e aveva con sé un fucile semiautomatico. Diverse armi sono state trovate nella sua macchina.

Era stato escluso dall’aviazione dopo un processo davanti alla corte marziale per “cattiva condotta” nel 2014: un caso nato due anni prima dopo l’accusa di violenze domestiche nei confronti del figlio. Era di origine benestante ed è stato sposato due volte. È stato colpito dal proiettile di un residente della zona, armato e in allarme dopo aver sentito la sparatoria. Ciononostante, è riuscito a salire in macchina e scappare. Poco distante ha avuto un incidente con la sua auto e la polizia l’ha trovato morto nel veicolo. Non è ancora chiaro se si sia suicidato o se sia stato ucciso.

La sua pagina Facebook è stata cancellata ma nella foto profilo l’assassino appariva insieme a due bambini piccoli. Ha anche postato uno scatto con un fucile d’assalto, scrivendo nel post: “She’s a bad bitch”.

L’arma dell’attacco
Si tratta di un fucile semiautomatico d’assalto modello Ruger AR-556, simile a quello usato nell’esercito. Le repliche possono essere comprate legalmente in tutti gli Stati Uniti. Il modello usato da Kelley, secondo il New York Times, ha un prezzo di mercato compreso tra i 400 e gli 800 euro. È stata acquistato nell’aprile 2016 all’Academy Sports + Outdoors di San Antonio. Nell’auto-dichiarazione, Kelley ha marcato l’opzione in cui ha indicato che non aveva precedenti penali alle spalle che gli impedissero di comprare l’arma.

La reazione di Trump
Il presidente è stato raggiunto dalla notizia mentre era impegnato in Asia per un tour in cinque stati, tra cui Corea del Sud e Giappone, della durata complessiva di 12 giorni.

May God be w/ the people of Sutherland Springs, Texas. The FBI & law enforcement are on the scene. I am monitoring the situation from Japan.

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 5, 2017

“Quest’atto diabolico è avvenuto membre le vittime e le loro famiglia erano in un luogo sacro. Siamo di fronte a un dolore indicibile. Restiamo forti nonostante le lacrime e la tristezza”, ha dichiarato Trump.

…Americans do what we do best: we pull together. We join hands. We lock arms and through the tears and the sadness, we stand strong… pic.twitter.com/qkCPgtKGkA

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 6, 2017

“Non possiamo esprimere a parole il dolore che tutti noi temiamo e non possiamo cominciare a immaginare la sofferenza di coloro che hanno perso i loro cari”, ha continuato il presidente USA, aggiungendo che he “in tempi bui, come questi, gli americani fanno quello che meglio sanno fare: andare avanti, insieme. Uniamo le nostre mani, ci abbracciamo e attraverso le lacrime e la tristezza, restiamo forti, oh così forti”.

Il senatore del Connecticut Richard Blumenthal ha sottolineato l’urgenza di rispondere politicamente a quest’atto per non correre il rischio di essere complici in questa tragedia.

Horror, heartbreak, shame. Prayers are important but insufficient. After another unspeakable tragedy, Congress must act – or be complicit.

— Richard Blumenthal (@SenBlumenthal) November 5, 2017

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