Marocco: industria aeronautica all'avanguardia

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Soluzioni innovative ed ottimo rapporto qualità-prezzo alla base del crescente successo marocchino nel settore

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Daleen Hassan, Euronews:

“Nagoya è il cardine giapponese per l’industria aerospaziale: in questa piattaforma internazionale, in cui si sviluppa il settore dell’aviazione e si effettuano connessioni globali, toccheremo con mano ‘Aeromart Nagoya’ per scoprire quale ruolo i mercati emergenti dovranno svolgere prossimamente nel settore.

Alla scoperta di Aeromart Nagoya

Sono 250 le società riunitesi quest’anno ad Aeromart Nagoya per partecipare a incontri finalizzati allo sviluppo di un business globale che valichi il Giappone, in linea con le ultime tendenze del mercato.

Con l’aumento della domanda di aeromobili, i giocatori chiave del settore aerospaziale si stanno spostando verso i Paesi emergenti (Malesia, Filippine e Nord Africa).

Kawasaki, produttore mondiale di aeromobili e motori, ritiene che questi Paesi possano contribuire a ridurre i costi di produzione.

Yukito Ikeda, Manager Produzione Kawasaki:

“I Paesi emergenti stanno diventando un’area molto importante per noi, al fine di vincere la concorrenza dei prezzi con una produzione a basso costo, siamo tuttavia ancora privi di informazioni quando parliamo del Nord Africa, quindi vorremmo avere maggiori informazioni in prospettiva”.

Marocco: settore aeronautico in crescita

Il Marocco ha presentato il suo settore aeronautico, in costante crescita a Nagoya.

In meno di 20 anni, il Regno marocchino è diventato un centro aerospaziale all’avanguardia in Nord Africa, destinazione preferita per le aziende manifatturiere europee che ambiscono a soluzioni vantaggiose nell’odierno mercato competitivo.

Daher, una ditta francese, è in Marocco dal 2001 e presto aprirà un terzo sito per la produzione di materiali compositi.

Jean-Claude Mazzocco, vice Presidente Vendite Daher:

“Possiamo vantare un recente investimento per un sito di compositi, iniziato a Tangeri dal 2016, che all’inizio del 2018 sarà inaugurato per sostenere i costruttori e produrre una maggiore quantità di parti di accompagnamento”.

Nel 2016, Boeing ha firmato un accordo con il Marocco per un impatto economico annuo stimato in circa 1 miliardo di dollari americani, promuovendo un ecosistema in collaborazione con i fornitori locali, che creeranno ben 8700 nuovi posti di lavoro.

Daleen Hassan:

“Il settore dell’aviazione in Marocco sta prendendo il volo, con una crescita annua del 17%: ma perché l’aviazione marocchina è un settore così attraente?

Scopriamolo, trasferendoci a Casablanca.

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Bombardier in espansione

Sesta tra le città aerospaziali in termini di redditività, Casablanca ospita numerosi marchi internazionali: Safran, Thales, Hexcel Composite.

Abbiamo visitato Bombardier nella zona di Midparc: è un sito per l’assemblaggio di aeroplani, operativo negli ultimi quattro anni e con piani espansionistici.

Stephen Orr, vice Presidente Bombardier Marocco:

“Siamo una parte di ciò che si definisce ‘l’ecosistema’ in Marocco: la diffusione delle aziende che stanno arrivando diventa sempre più diversificata in termini di prodotti, per cui ritengo che questo sia un buon segnale per il futuro; i mercati emergenti offrono un’altra fonte di produzione altamente qualificata e di tangibile qualità, oltre a fornire la necessaria competitività richiesta dai clienti. Questi ultimi vogliono costi ridotti con una qualità sempre al top, quindi non credo sia fattibile senza l’ausilio dei mercati emergenti”.

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Formazione e posti di lavoro

All’Istituto delle Professioni Aeronautiche (IMA), tutti i dipendenti e gli studenti vengono formati per una carriera nel settore aerospaziale.

Quest’anno, circa 1400 marocchini faranno parte di una delle 130 aziende attraverso i quattro ecosistemi aeronautici: assemblaggio, sistemi di interconnessione per il cablaggio elettrico, manutenzione, revisione e ingegneria.

GIMAS, industria aerospaziale marocchina, ha lanciato un settore innovativo, volto ad incrementare le stampe 3D nell’industria.
Karim Cheikh, Presidente GIMAS:

“Oggi, il settore impiega più di undicimila di persone a vari livelli: la nostra sfida per i prossimi anni è rapresentata dall’installazione di un ecosistema ingegneristico, con ricerca, sviluppo ed innovazioni molto forti”.

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Gli ‘Aerospace Meeting’ a Casablanca si concentrano sul fatto di voler rendere il settore dell’aviazione una priorità assoluta del Piano di Accelerazione Industriale (PAI), allo scopo di sviluppare nuovi ecosistemi che raddoppieranno il numero dei dipendenti nel Paese, il cui tasso di disoccupazione è salito al 9,3% nel secondo trimestre dell’anno.

Moulay Hafid El Alamy, Ministro Industria ed Economia Digitale Marocco:

“Abbiamo lanciato due nuovi ecosistemi, uno per i motori e l’altro per i materiali compositi: sino al 2030, ci sarà richiesta per 40 mila dispositivi, una cosa senza precedenti, da qui la necessità di supportare i costruttori di aeromobili con l’aumento della disponibilità di dispositivi pronti all’uso; non c‘è altra scelta, se non quella di andare a cercare piattaforme competitive e di qualità, ma con grandi capacità da parte di ingegneri e risorse umane”.

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