Nello scorso settembre in Cina l’inflazione ha rallentato con una percentuale dell’1,6%. Il dato, in linea con le attese degli economisti, resta quindi ancora lontano dal target di Pechino fissato al 3% per l’intero 2017. Per il governatore della banca centrale cinese la riduzione del rischio nel sistema finanziario della Cina e l’approfondimento delle riforme rimane una priorità per mantenere la stabilità economica.
Zhou Xiaochuan, Governatore della banca centrale cinese
“Nel complesso, dobbiamo prima evitare il rischio causato dal virus dell’inflazione. Poi, e ne siamo tutti a conoscenza, dobbiamo correggere in maniera acuta le cosiddette bolle di assets. Beni che possono essere sia nel mercato azionario che in quello immobiliare, ma anche frutto di derivati finanziari o di movimenti bancari ombra”.
Proprio per questo Pechino ha richiamatlo le banche cinesi ad un maggior controllo sui prestiti dei propri clienti, specialmente di quelli che cercano di acquisire beni dall’estero.