Non si placano le proteste contro l'attentato di sabato
Migliaia di somali sono scesi in piazza per protestare contro i responsabili del sanguinoso attentato che ha ucciso più di 300 persone (e ha fatto centinaia di feriti), e lo hanno fatto sfidando la polizia che ha aperto il fuoco a Mogadiscio per tenerli lontani dal luogo in cui si è consumato il massacro. Quello di sabato scorso è il piu’ spaventoso attentato a livello planetario degli ultimi anni.
In un clima da stadio la folla brandiva drappi e bandane rosse per manifestare simultaneamente commozione e rabbia intonando slogan in cui ci si dichiarava pronti a battersi.
Cosi’ il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed ha promesso d’intensificatore la guerra contro l’insurrezione degli islamisti nel un corso di un concentramento di cittadini per commemorare le vittime.
Mentre continua ad aleggiare lo spettro degli integralisti islamici Al-Shabaab è emersa una componente di risentimento anti-americano nella genesi dell’attentato col camion bomba.