La sede dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) a Barcellona . È su questa scommessa e su questo terreno che, nel pieno della crisi catalana che le contrappone, Madrid e Barcellona fanno squadra per sostenere la candidatura. Per perorare la causa del capoluogo catalano che – assieme a Milano – punta a raccogliere il testimone di Londra nell’era della Brexit, c’era Antoni Comin, responsabile alla Sanità del governo catalano.
“Un negoziato con il governo spangolo dovrebbe assolutamente tenere in conto l’integrazione della Catalogna all’Unione Europea e Barcellona come sede dell’Agenzia Europea per i Medicinali” ha detto in conferenza stampa.
La Ministra della Sanità spagnola Dolors Montserrat ha comunque colto l’occasione per spezzare una lancia in favore del dialogo nelle ore più difficili della crisi sull’indipendentismo:
“Da qui voglio inviare un messaggio al Presidente (Carles) Puigdemont che ha la grande opportunità di restituire alla Catalogna la legalità, di tornare ad un dialogo in seno alla legge, di tornare al congresso dei deputati in Spagna, luogo di rappresentanza di ciascuno dei catalani e di ogni spagnolo per dialogare nei limiti della legge come sempre abbiamo fatto”.
La candidatura di Barcellona era stata avanzata dallo stesso Premier conservatore spagnolo Mariano Rajoy ben prima del referendum del 1 ottobre e dell’aggravarsi delle tensioni. Oggi la strada per ospitare l’organismo europeo sembra molto meno agile.