Migliaia di persone si sono radunate davanti alla sede del governo grindando “Libertà”. Una protesta contro l'arresto dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart.
Barcellona non abbandona la battaglia per l’indipendenza della Catalogna. Migliaia di persone si sono radunate davanti alla sede del governo grindando “Libertà”. Una protesta contro l’arresto dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart deciso da una giudice spagnolo. Sono accusati di “sedizione” per le manifestazioni pacifiche del 20 e 21 ottobre nella capitale catalana.
“Mi sembra una cosa sbagliata, una forma di repressione, una censura alla libertà di espressione enorme, un arresto politico che non puo essere permesso”, dice una residente di Barcellona. “Tutta questa situazione politica è stata creata da loro, quindi sapranno anche cosa fare. Io non posso dare nessuna opioninione, solo dire che solo loro che hanno creato tutto questo e devono trovare una soluzione”, aggiunge un altro.
La tensione è alta, mentre si avvicina la scadenza del secondo ultimatum dato da Rajoy a Puigdemont che entro giovedì deve negare di avere dichiarato l’indipendenza. Se non lo farà, Madrid commissarierà la Catalogna.