Centrali nucleari francesi a rischio terrorismo

Centrali nucleari francesi a rischio terrorismo
Di Alberto De Filippis
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"Malintenzionati potrebbero attaccare", secondo Greenpeace

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Le centrali nucleari francesi obiettivi terroristici? Secondo Greenpeace e gli esperti da lei interpellati, sì.

Perché l’organizzazione non è solo provocazione pro-ambiente. A volte rivendica azioni fatte per risvegliare l’interesse delle autorità e dell’opinione pubblica. È il caso della Francia, paese in piena transizione energetica, ma ancora pieno di centrali nucleari. Malgrado lo stato d’emergenza venga ormai prolungato da anni, questi impianti non sarebbero sicuri e potrebbero diventare un obiettivo di malintenzionati.

La messa a norma costerebbe fra i 140 e i 220 miliardi di euro, fra tre e cinque volte il budget che EDF, il gruppo che le controlla, avrebbe intenzione di spendere. Sono soltanto sette le copie del rapporto di Greenpeace che saranno rimesse ad altrettante altissime cariche dello stato, con l’autorità necessaria per prendere decisioni sul tema.

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