Immigrazione, muro e dreamers, il piano di Donald

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Di Alberto De Filippis
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Soldi in cambio della promessa per i "dreamers" a restare, così Trump

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Se si troveranno i soldi per fare il muro Trump è disposto a ridiscutere la propria posizione circa i “dreamers”, gli immigrati entrati illegalmente, da minori, in territorio americano e protetti dall’accordo voluto da Barack Obama nel 2012 a tutela di circa 800mila persone (il Daca – Deferred Action for Childhood Arrivals) a cui Trump ha messo fine.

Fra le condizioni il finanziamento per la costruzione del Muro al confine con il Messico. Tra le altre richieste nella lista consegnata dalla Casa Bianca al Congresso anche l’assunzione di 10mila funzionari e agenti in forza ai servizi immigrazione, oltre a mille procuratori, 370 giudici e 300 procuratori federali incaricati di gestire i dossier immigrazione.

Trump vuole inoltre adottare misure più dure per limitare l’arrivo di minori non accompagnati da Guatemala, Salvador, e Honduras, paesi che, questa l’accusa del presidente, non hanno fornito solo manodopera, seppur illegale, ma anche molti delinquenti. Le bande centroamericane hanno colonizzato larghe zone delle metropoli statunitensi tanto che lo stesso Obaama aveva deportato molti dei membri delle chiamate maras di nuovo nei loro paesi di origine.

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