Catalogna nel limbo in attesa del discorso di Puigdemont

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Di Euronews
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“Viva la Spagna unita”. Potrebbe essere stata la manifestazione che fa la differenza. Già descritta come la prova di forza della maggioranza silenziosa, la marcia che ha riempito le strade di Barcellona in nome dell’unità e contro l’indipendentismo ha riunito oltre 900.000 persone secondo gli organizzatori, 350.000 secondo le autorità catalane.

Manifestazione che si è svolta in maniera pacifica e che ha avuto sostenitori d’eccezione come il premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa.

“Il nazionalismo ha riempito la storia dell’Europa, del mondo e della Spagna di guerre, sangue e morti. Da un po’ di tempo il nazionalismo sta spargendo il caos anche in Catalogna. ecco perchà siamo qui, per fermarlo!” ha detto lo scrittore peruviano naturalizzato spagnolo.

Brevi momenti di tensione quando la folla ha raggiunto il Parlamento accusando le istituzioni regionali di tradimento e chiedendo le dimissioni del Presidente della Generalitat Carles Puigdemont.

Una manifestazione che rappresenta un’insperata vittoria per il Premier conservatore Mariano Rajoy, già accusato d’esser stato incapace di gestire per anni la questione catalana, e che ora ha minacciato di sospendere l’autonomia sulla base dell’articolo 155 della Costituzione se Barcellona dichiarasse unilaterlamente l’indipendenza.

Un passo che ora sembra ancora più difficile da compiere per Puigdemont, che martedì farà un discorso durante una sessione plenaria del Parlamento regionale. Un voto per applicare l’esito del referendum del 1 ottobre è al momento uscito dall’agenda.

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