La Catalogna non è pronta per "indipendenza reale"

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Di Euronews
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Lo ha detto al FT l'ex presidente Artur Mas. Martedì Puigdemont in Parlamento

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La Catalogna non è pronta per un’indipendenza “reale”. Lo sostiene, in un’intervista al Financial Times, l’ex presidente indipendentista catalano Artur Mas, ora che le principali imprese della regione chiedono alle autorità di Barcellona di fare marcia indietro sulla dichiarazione.
A pochi giorni dall’intervento in Parlamento, previsto per martedì, del presidente della Generalitat di Catalogna Carles Puigdemont per annunciare i risultati del referendu, secondo alcune fonti dello stesso Parlamento, questi dichiarerà l’indipendenza unilaterale.

“La prossima sessione plenaria che si terrà martedì è un’opportunità, un momento chiave, il momento opportuno per il Parlamento per ratificare e confermare l’esito del referendum e, di conseguenza, per dichiarare l’indipendenza”, ha detto Carles Riera, portavoce di “Candidatura di Unità Popolare” (CUP), il partito della sinistra indipendentista catalana.

Al contrario, Eva Granados del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), auspica che questo non accada: “Noi non vogliamo la dichiarazione unilaterale di indipendenza, pensiamo che, qualora sia ratificata, la situazione sarà tremenda, ci porterà sull’orlo del baratro”.

Lo spettro dell’indipendenza sta avendo tra le conseguenze più serie la fuga delle aziende dalla Catalogna: tra queste Banco Sabadel, Caixa Bank e l’importante compagnia energetica Gas Natural. Qualora venga dichiarata l’indipendenza, le seguiranno anche tante altre.

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