Messico: si scava per recuperare gli ultimi corpi

Messico: si scava per recuperare gli ultimi corpi
Di Roberto Alpino
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Le squadre di soccorso scavano ancora tra le macerie di un edificio a Città del Messico, al fine di recuperare gli ultimi corpi, a distanza di due settimane dal terremoto

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Le squadre di soccorso scavano ancora tra le macerie di un edificio a Città del Messico, al fine di recuperare gli ultimi corpi, a distanza di due settimane dal terremoto di magnitudo 7.1.

In totale, sono 326 le persone rimaste uccise, di cui 187 solo nella capitale: danneggiate 11000 case, 1500 delle quali dovranno essere demolite.

VALENTIN ONATE, PORTAVOCE GOVERNATORE CITTÀ DEL MESSICO:

“Qui sono stati estratti altri due corpi, di sesso maschile, che porta il totale a 43 vittime recuperate, di cui 42 sono state identificate: per l’ultima sono in corso le analisi genetico – forensi di rito”.

Inizialmente, le autorità avevano preventivato di chiudere in 72 ore le operazioni di ricerca e messa in salvataggio, tuttavia problemi nel coordinamento delle attività e tagli di bilancio nei servizi di emergenza hanno forzatamente portato all’allungamento dei tempi.

ROBERTO CAMPA, CAPO DIPARTIMENTO DIRITTI UMANI MINISTERO DELL’INTERNO:

“C‘è molta attenzione su questa ricerca, abbiamo preso un impegno con le famiglie delle vittime affinché si faccia tutto il possibile per recuperare i corpi, questa è la nostra priorità in questo momento”.

Intanto, i Pubblici Ministeri hanno ricevuto incarico di avviare indagini sui crolli alle strutture, in considerazione del fatto che il 10% degli edifici danneggiati a Città del Messico è stato costruito dopo l’adozione di rigorosi codici di regolamentazione, sulla scia del devastante sisma del 1985, che uccise circa 10000 persone.

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