L'Opera di Bruxelles festeggia con Pinocchio

In collaborazione con
L'Opera di Bruxelles festeggia con Pinocchio
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Dopo due anni di lavori, il Theatre Royal de La Monnaie riabbraccia la grande musica.

Il Thèàtre Royal La Monnaie di Bruxelles ha finalmente riaperto i battenti. E lo ha fatto in grande stile, in una serata di gala ad inizio settembre – alla presenza del Re del Belgio, Filippo, e della Regina consorte, Mathilde – con la rappresentazione di “Pinocchio”. Tratto dal famoso libro di Carlo Collodi, con la musica del compositore belga Philippe Boesmans, sul libretto di Joel Pommerat, il “Pinocchio” è un’opera lirica moderna, cantata in francese, musicata proprio dal Maestro Boesmans, 81 anni portati con grande brio, considerato il “musicista di casa”, visto che ha lavorato per decenni a Bruxelles e, in particolare, a La Monnaie.

Sul palco, con maestria, il direttore d’orchestra Patrick Davin. Il ruolo di Pinocchio è affidato alla voce e alla straordinaria interpretazione scenica del mezzo soprano francese Chloè Briot. Alla fine, un trionfo. Come ampiamente previsto, peraltro, dopo l’eccellente “prima” dell’estate al Festival di Aix in Provence, ente che ha co-prodotto l’opera.

Per La Monnaie – il piu famoso teatro di Bruxelles, celebre in tutta Europa – si tratta di rilancio in grande stile. E’ rimasto parzialmente chiuso per oltre due anni, a causa di lavori di ristrutturazione. Lavori iniziati nel giugno 2015 e prolungati a più riprese. Cosa è cambiato? L’estetica della sala, classica, non è stata modificata e la capienza rimane di 1.152 posti. Ma importanti cambiamenti sono stati apportati sul piano delle infrastrutture, come il sistema di ventilazione, le poltrone – pur conservando i medesimi criteri acustici – e un impianto di illuminazione a Led. Smontato anche il sottopalco, per consentire l’installazione di quattro ascensori oleodinamici ibridi e a basso impatto acustico.

I lavori hanno avuto, in questi 24 mesi, una ripercussione molto negativa sul pubblico degli affezionati: nonostante altre sale minori del Teatro fossero comunque aperte, in questo periodo si è registrato un calo di circa il 20% degli abbonamenti. Il rilancio, pero’, promette scintille: la nuova stagione registra già un aumento degli abbonamenti del 16% in più rispetto allo scorso anno.

Tra le opere in cartellone per gli ultimi mesi del 2017 anche il “Tancredi” di Gioacchino Rossini.

L’opera italiana non manca mai.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Hankyeol Yoon ha vinto l'edizione 2023 del Premio Herbert von Karajan

Al Festival di Salisburgo un concorso unico per aspiranti direttori d'orchestra

Con "Champion" il Met vuole conquistare un pubblico più ampio