Caso Emanuela Orlandi: l'avvocata Sgrò, riapertura fascicolo giudiziario "atto dovuto"

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Di Euronews
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Sul caso Emanuela Orlandi il Vaticano ha speso centinaia di milioni di lire, stando a un documento del Vaticano pubblicato da Emiliano Fittipaldi in un nuovo libro-inchiesta. Un resoconto sull’“allontanamento domiciliare” di Emanuela Orlandi, risalente al 1998 e inviata dal cardinale Antonetti a due monsignori,riporta spese relative a un periodo fra il 1983 e il 1997 e da oltre 483 milioni di lire. Dalla preparazione all’attività investigativa estera a rette vitto e alloggio a Londra, a spese mediche all’attività investigativa relativa al depistaggio. Un dossier mai discusso con le autorità italiane e che potrebbe far parte di carte trafugate e poi riconsegnate nell’ambito di Vatileaks.

“Ci sono convergenze con quello che è stato scritto da Fittipaldi e le informazioni giunte a Pietro Orlandi già all’inizio di quest’anno”, afferma l’avvocata Laura Sgrò a euronews. “Le informazioni contenute in quel documento corrispondono a quanto ci è stato riferito”, continua il legale spiegando che le informazioni sono arrivate alla famiglia da varie fonti. “È un documento verosimile. Se fosse un documento vero lo scenario sarebbe inquietante, si parla dell’esistenza in vita di Emanuela almeno fino al 1997. Nel caso in cui non fosse vero sarebbe comunque inquientante lo stesso. Perché che ci faceva questo documento nella cassaforte della prefettura della Casa Pontificia nel caso in cui stiamo parlando di un documento falso?”.

Laura Sgrò rinnova la richiesta di istanza inviata mesi fa al Vaticano per visionare documenti conservati alla Segreteria di Stato: “Approfitto di questa giornata con queste novità ch sono comparse sui maggiori quotidiani per rinnovare verbalmente in questo momento, lo faccio anche tramite voi che me lo state chiedendo, la richiesta al segretario di Stato affinché mi riceva per avere un confronto”. E sul procedimento giudiziario (archiviato) aggiunge:“Il nostro intento è che la Procura riapra il fascicolo, che faccia accertamenti e verifiche sull’autenticità del documento. Non credo che davanti a un’evidenza del genere non si possa chiedere alle autorità giudiziarie di riaprire il fasscicolo. Credo sia un atto dovuto, quello di fare una verifica sull’attendibilità del documento”.

E sull’incontro con Parolin e il Papa questo il commento della Sgrò: “Non sono stata contattata né io né la famiglia da quando è stata presentata l’istanza. Rinnovo la richiesta e attendo on fiducia”.

“Falsa e ridicola”. Così il portavoce vaticano Greg Burke ha definito la documentazione sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

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