La destra dei Tories s'interroga: "La Brexit forse un errore"

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Di Alberto De Filippis
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Un fedelissimo di Margaret Thatcher mette in dubbio l'addio alla UE. L'ex vicepremier Micheal Heseltine: "Forse ci siamo sbagliati. Possibile che non se ne faccia niente"

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“Con la Brexit forse ci siamo sbagliati”. A dirlo è un pezzo da novanta della politica conservatrice britannica. Michael Heseltine, ex deputato e vicepremier con la Lady di ferro Margaret Thatcher, ha moltiplicato le sue uscite per esprimere i suoi dubbi sul fatto di aver lasciato l’Unione Europea. Da sempre orgogliosamente sovranista, Heseltine afferma che forse i costi economici potrebbero essere troppo elevati per il Paese. Il Guardian ha anche pubblicato i documenti che mostrano come il governo punti ormai a un’immigrazione qualificata. Scelta legittima per gestire le politiche migratorie, ma che secondo i critici non considera invece i costi economici per un paese fuori dal mercato comune.

Così Heseltine: “Credo che esista una possibilità che non ci sia nessuna Brexit, ma ci vorrebbe un cambiamento dell’opinione pubblica. Ciò che accade è che c‘è un’opinione pubblica conservatrice divisa fra pro e contro in memoria del referendum. Chi vuole restare non ha ancora una prova provata del fatto che la maggioranza abbia cambiato idea”.

Sembrerebbero parole in libertà, ma Heseltine è ancora molto ascoltato in un partito conservatore dove sempre più persone si domandano se sia stato un errore lasciare Bruxelles. Malgrado le roboanti dichiarazioni della premier Theresa May questa potrebbe essere una cambiale troppo onerosa da pagare.

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