Usa avvertono Kim Jong-Un "ora è troppo"

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Di Salvatore Falco
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Ma la Cina ribadisce la richiesta di dialogo e avverte nuovamente che "non permetterà mai una guerra nella penisola"

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Dopo il sesto test nucleare nordcoreano, gli Stati Uniti avvertono Kim Jong-Un: “ora è troppo”. Washington punta a ottenere il voto sulla nuova risoluzione di condanna al Consiglio di sicurezza Onu, riunito in seduta straordinaria, per lunedì prossimo. In un contesto di alta tensione l’ambasciatrice statunitense chiede nuove sanzioni e “misure forti” in risposta al test più potente mai osato da Pyongyang.

“Essere una potenza nucleare non significa usare queste armi terribili per minacciare gli altri. Le potenze nucleari ne comprendono le responsabilità, Kim Jong Un non fa altrettanto – dice l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Nikki Haley – L’uso abusivo dei missili e le sue minacce nucleari dimostrano che sta cercando la guerra. Noi non lo vogliamo per il momento, ma la pazienza del nostro paese non è illimitata”.

Ma la Cina ribadisce la richiesta di dialogo e avverte nuovamente che “non permetterà mai una guerra nella penisola”. Secondo Mosca la soluzione della crisi è solo politica. Il segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia è a Seul per consultazioni, il governo sudcoreano teme un nuovo test nucleare in qualsiasi momento e risponde alla provocazione di Pyongyang simulando un bombardamento contro un sito atomico del Nord.

Stati Uniti e Corea del Sud hanno aumentato il numero di rampe missilistiche per il Thaad, lo ‘scudo’ antimissile schierato nella penisola.

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