Myanmar: centinaia di morti in scontri fra Rohyingia ed esercito

Myanmar: centinaia di morti in scontri fra Rohyingia ed esercito
Di Euronews
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Non sono battaglie. Sono pogrom quelli che stanno avvenendo in Myanmar. L’esercito afferma che nell’ovest del paese quasi 400 persone sono morte per i violenti scontri con ribelli della minoranza musulmana Rohingya. Si tratta di scontri che vanno avanti dal 25 agosto.

Tuttavia le vittime sono quasi tutte Rohyngia. Secondo le stime delle Nazioni Unite sono decine di migliaia le persone che hanno abbandonato le proprie case per fuggire in Bangladesh . Molti dei villaggi dei rohingya sono stati bruciati in quella che ha tutta l’aria di essere un’operazione capillare di pulizia etnica.

Ci sono però testimonianze ben peggiori secondo le quali le violenze avrebbero fatto molti più morti di quanto dichiarati ufficialmente. I Rohingya appartengono a una delle minoranze più perseguitate al mondo. Sono musulmani e vivono per lo più nello stato del Rakhine: sono poco più di un milione, in un paese dove la stragrande maggioranza delle persone è buddista. Le discriminazioni che subiscono, e che sono legali in Myanmar, possono essere paragonate al trattamento dei neri nel Sudafrica dell’apartheid. A provocare critiche anche il fatto Aung San Suu Kyi, notissima attivista birmana per i diritti umani, premio Nobel per la pace nel 1991 e leader della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito di governo, non abbia fatto nulla per fermare i massacri e anzi continui pubblicamente a dire che tutte le colpe sono proprio dei ribelli Rohingya.

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