Crisi migratoria: l'Europa riparte da Parigi

Crisi migratoria: l'Europa riparte da Parigi
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied
PUBBLICITÀ

Crisi migratoria, l’Europa riparte da Parigi.

In attesa che le dichiarazioni programmatiche del vertice di Parigi di questo lunedì si traducano in misure concrete, una cosa sembra certa: la crisi migratorie è un problema comune.

Il padrone di casa nonché organizzatore del summit, Emmanuel Macron:

“Dobbiamo agire insieme, iniziando dai paesi d’origine passando per i PAesi di transito, in modo particolare Libia perché l’azione sia efficace”.

Il piano, anche se ancora poco dettagliato, parte dall’idea di Macron di lanciare una procedura d’asilo direttamente in Africa, .

Identificando delle zone assolutamente sicure, in Niger e Chad, si istituiranno degli hotspot, che sotto la supervisione dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, distingueranno tra richiedenti asilo e rifugiati economici.

La dichiarazione finale parla anche di missione militare congiunta da inviare in Niger e Ciad.

Intanto dall’inizio dell’annnosono giunti in Europa 120.000 profughi, 2.400 i morti stando ai dati dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni.

Idriss Deby, presidente del Ciad: “Siamo tutti impegnati nel ridurre il vulnus e le morti degli africani che attraversano il deserto e il mar Mediterraneo”.

In questo senso la lotta alla povertà resta prioritaria così come l’aiuto allo sviluppo.
In luglio l’Unione europea ha versato 10 milioni di euro al Niger per lottare contro l’immigrazione clandestina.

Nel 2015 nel corso del vertice di Malta consacrato alla migrazione, i 28 misero sul tavolo per l’Africa 1,8 miliardi di euro.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Migranti, i Paesi europei del Mediterraneo chiedono cooperazione e nuovi fondi

Il nuovo patto Ue per la migrazione "inaugurerà un'era mortale di sorveglianza digitale"

Grecia, la rotta dalla Libia spaventa l'isola di Gavdos: 1.500 migranti in tre mesi