Migranti, Zerai: "L'Europa vuole muoiano in silenzio"

Migranti, Zerai: "L'Europa vuole muoiano in silenzio"
Di Michela Monte
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"Il plauso di Bruxelles, Germania, Francia e Spagna all'accordo con la Libia sancisce ufficialmente la regressione dell'Europa sul piano civile, morale ed etico".

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“Il plauso di Bruxelles, Germania, Francia e Spagna all’accordo con la Libia sancisce ufficialmente la regressione dell’Europa sul piano civile, morale ed etico”. Non usa mezzi termini Mussie Zerai, sacerdote eritreo candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2015 per il l’instancabile impegno in difesa della vita dei profughi. Con il vertice di Parigi, l’esternalizzazione dei confini europei secondo Zerai diventa prassi:

“È una regressione sul piano morale, civile ed etico dell’Europa. Il messaggio all’Africa è di morire in silenzio senza fare rumore. Così sono nati i trafficanti, grazie a queste chiusure. Se ci fossero i canali legali, nessuno si rivolgerebbe ai trafficanti”.

Corenti con il principio di esternalizzazione delle frontiere anche le misure prese dall’Italia sull’intervento delle Ong in acque libiche, dove avvengono attualmente la stragrande maggioranza degli incidenti mortali. Solo la Libia ora può autorizzare l’accesso, neutralizzando di fatto l’azione di soccorso in mare.

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