La guerra infinita

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Di Paolo Alberto Valenti
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Parla l'ex comandante in capo delle truppe NATO a Kabul Generale Mauro Del Vecchio

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Chi va in Afghanistan sente che questa guerra infinita è ormai una cronica infermità continentale in cui bande di montanari agguerriti sono riusciti negli ultimi 40 anni a tenere in scacco i due piu’ potenti eserciti del mondo (prima l’Armata Rossa e poi l’esercito degli Stati Uniti d’America).

Fino a pochi anni fa gli attacchi terroristici piu’ efferati (con centinaia di morti e feriti) flagellavano solo l’Afghanistan o l’Iraq. Adesso, lungi dall’essere stato debellato, il terrorismo è diventato efficace in tutto l’Occidente e gli occidentali sono costretti a rivedere tutte le loro strategie di intervento nell’insieme dei teatri di guerra.

Quello dell’Afghanistan resta lo scenario piu’ tragicamente impervio. Il contingente internazionale ha faticosamente fronteggiato nell’insieme del territorio afghano una dimensione non omogenea, quella dell’ipotesi di un dominio di matrice islamica radicale non solo in questa porzione di Asia centrale. Si tratta di un sistema complesso e antico in cui il messaggio fondamentalista si presenta all’antitesi di quello che sono le democrazie occidentali.

Secondo molti esperti i Taleban, e tutti i loro sodali teocratici mussulmani, sono probabilmente un raro esempio di sistema politico che non conosce il concetto di democrazia e rifiuta di confrontarsi idelogicamente con la modernità.

Mauro del Vecchio è stato il Generale di lungo corso italiano di maggior rilievo degli ultimi decenni ed è stato l’unico italiano ad assumere il massimo vertice di comando in Afghanistan come responsabile della missione ISAF. In questa breve intervista riconosce il valore dell’impresa e i suoi limiti in uno scenario in cui il dramma e il terrore sono storia quotidiana.

A del Vecchio abbiamo chiesto la sua visione delle cose proprio mentre il Presidente statunitense Donald Trump, sconfessando in modo clamoroso il suo programma elettorale, decide di inviare nuove truppe e di proseguire il lunghissimo impegno militare americano in Asia centrale.

TRUMP DECIDE DI PROSEGUIRE LA GUERRA IN AFGHANISTAN E VUOLE SOLDATI ITALIANI.IL GEN.ANGIONI DICE NO. ALLEATI NON… https://t.co/fzBZjKeKS0

— Patrizia Rametta (@PatriziaRametta) 24 agosto 2017

Biografia di Mauro del Vecchio

Mauro Del Vecchio (Roma, 7 giugno 1946) è un generale d’alto rango dell’Esercito Italiano. Dopo l’accademia militare di Modena è stato tenente e capitano dell’8º Reggimento bersaglieri. Ha comandato da tenente colonnello il 1º Battaglione Bersaglieri “La Marmora”. Poi è stato ufficiale di Stato Maggiore, ricoprendo diversi incarichi, in ultimo quello di Capo ufficio addestramento (1993 – 1997). Promosso generale di brigata ha comandato la Brigata bersaglieri “Garibaldi”, guidando operazioni all’estero con la Brigata Multinazionale Ovest, nel 1997 in Bosnia, e nel 1999 nella missione KFOR in Macedonia e in Kosovo. Promosso Generale di divisione, ha ricoperto la carica di comandante della Scuola di Applicazione.

Da Generale di corpo d’armata ha comandato dal febbraio 2004 al settembre 2007 il Corpo d’Armata di Reazione Rapida italiano della NATO, ed è stato Comandante delle forze NATO in Afghanistan nell’ambito dell’operazione ISAF dal 2005 al 2006. Il 5 settembre 2007 è stato nominato al vertice del Comando operativo di vertice interforze.

Nel marzo 2008 si candida alle politiche nelle fila del Partito Democratico, ed è eletto il 13 aprile senatore nella circoscrizione del Lazio. Diviene componente della commissione Difesa e della delegazione OSCE. Resta senatore fino al marzo 2013.

Biography of Mauro del Vecchio

General Mauro Del Vecchio OMRI (born 7 June 1946) is a former Italian Army general and politician. He commanded the NATO International Security Assistance Force (ISAF) in Afghanistan from August 2005 to May 2006.
Del Vecchio was born in Rome, Italy and graduated from the Military Academy of Modena in 1967. He attended the specialization school of Turin. He subsequently earned the rank of Tenente was given command of a platoon of Bersaglieri. He eventually became commander of a company of 8th Bersaglieri Regiment.

After that he attended theScuola di Guerra (School of Warfare) he was the commander of 1st Battalion if Bersaglieri then he was named commander of Florence military district. After his promotion to the rank of Generale di Brigata he led the infantry brigade Garibaldi. In the late 90s Del Vecchio was commander of the NATO Multinational Brigade North in Bosnia and Herzegovina (March–October 1997) and NATO Kosovo Force commander of the Multinational Brigade West in Kosovo. From September 2007 to March 2008 he was the commаnder of Comando Operativo Interforze that oversee the deployment of Italian forces around the world.

In the early months of 2008 he resigned from his position as commander of Comando operativo Interforze as he was running in the legislative election of 2008 for the Democratic Party. He was elected to the Italian Senate until to 2013.

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