Le protese contro le operazioni militari arrivano anche dall'interno: un gruppo di manifestanti sudcoreani si è riunito di fronte all'ambasciata statunitense a Seul
50mila militari sudcoreani e circa 17.500 statunitensi vengono dispiegati sulla penisola coreana. Nonostante sia solo un’esercitazione annuale, le manovre militari congiunte irritano la Corea del Nord che accusa Seul e Washington di versare benzina sul fuoco.
Il presidente sudcoreano, Moon Jae-In, invita Pyongyang a “non usarle come una scusa per atti che potrebbero soltanto peggiorare la situazione”.
“Questa volta l’esercitazioni congiunte servono a testare il sistema di difesa per la popolazione civile, governativa e militare per garantire la sopravvivenza e la sicurezza – ha aggiunto Moon Jae-In – È un esercizio annuale di natura difensiva e non c‘è alcuna intenzione di esacerbare le tensioni militari nella penisola coreana”.
Le protese contro le operazioni militari arrivano anche dall’interno: un gruppo di manifestanti sudcoreani si è riunito di fronte all’ambasciata statunitense a Seul. L’atmosfera è tesissima nella penisola coreana dopo il lancio di due missili intercontinentali da parte di Pyonyang.