Barcellona: informazione o pornografia del dolore?

Barcellona: informazione o pornografia del dolore?
Di Alberto De Filippis
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L’attacco terroristico di Barcellona non ha solo fatto uscire il meglio delle persone. Nell’epoca dei social media molti si sono dati da fare per aiutare poliziotti e medici. Molti altri però, hanno preso i telefonini e cominciato a girare immagini di gente a terra e corpi senza vita.

Una polemica che è montata su twitter dove un’internauta come Maria ha scritto: “Se sto per morire non voglio che mi riprendi, voglio che stai con me. Non credo che nessuno voglia morire solo, e meno che mai in questa maniera”.

Un’altra utente ha scritto: “La rivoluzione tecnologica ci permette di riprendere le vittime invece di aiutarle. È questa la nostra evoluzione?”

Sono stati tanti i commenti che invece rivendicavano il diritto di testimoniare un evento storico, seppur drammatico., così come quelli che, oltre al rispetto, hanno anche sottolineato come tutte queste immagini non fossero altro che una pubblicità più o meno indiretta per i terroristi.

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