Era da maggio che non arrivavano in questa parte del paese
La guerra in Siria non è finita, dopo la caduta di Mosul si continua a combattere come nel caso di Raqqa.L’Onu ha tracciato un bilancio positivo sull’accordo di Astana sulla creazione delle zone di de-escalation dove è stato accettato dalle parti di cessare le ostilità. Gli aiuti umanitari iniziano anche ad avere maggiore accesso alla popolazione stremata. L’inviato speciale per la Siria De Mistura ha detto che i negoziati di pace potrebbero iniziare tra Ottobre e Novembre.
Jan Egeland, Inviato Onu per la Siria:
“La diplomazia è al lavoro, sono in corso le trattative con il governo siriano, con i gruppi di opposizione armati. Abbiamo l’aiuto della Siria e dell’Iran, ma anche degli Stati Uniti e degli altri membri della missione umanitaria. Siamo fiduciosi, la situazione adesso può cambiare a partire dalla seconda metà dell’anno. Sono più sicuro di prima, le cose andranno meglio”.
Per la prima volta dal maggio scorso, 50 mezzi delle missioni umanitarie hanno raggiunto la popolazione della città di Douma a nord est di Damasco. Intanto continuano le operazioni miitari a Raqqa dove le forze democratiche siriane sostenute dai raid statunitensi sono ancora impegnate nella riconquista della città. Almeno 622 i civili rimasti uccisi, secondo l’osservatorio per i diritti umani tra il 5 e il 15 agosto scorso.