Yemen: scafista costringe migranti a gettarsi in mare, almeno 50 morti

Yemen: scafista costringe migranti a gettarsi in mare, almeno 50 morti
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Di Euronews
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L'imbarcazione trasportava circa 120 persone, tutte giovanissime, dirette nei paesi del Golfo: 29 corpi ritrovati sulla spiaggia di Shabwa, 22 ancora dispersi

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E’ di almeno 50 morti il bilancio dell’ultima tragedia in mare. Uno scafista che trasportava un gruppo di circa 120 migranti somali ed etiopi, diretti nei paesi del Golfo, ha costretto i suoi passeggeri a gettarsi in mare dopo avere avvistato una motovedetta.

I corpi di 29 persone sono stati ritrovati su una spiaggia di Shabwa, governatorato dello Yemen, da alcuni membri dell’agenzia dell’Onu per le migrazioni (Oim). Erano stati sepolti frettolosamente dai sopravvissuti: 27 di loro hanno aspettato i soccorsi, mentre almeno una quarantina di persone ha preferito allonntanarsi prima che alcuni membri dello staff dell’Oim arrivassero sul posto.

Ai 29 morti sulla spiaggia si aggiungono almeno altre 22 persone disperse in mare. I passeggeri erano tutti giovanissimi (16 anni l’età media). “I sopravvissuti – ha detto il capo della missione in Yemen Laurent de Boeck – ci hanno detto di essere stati costretti a buttarsi in acqua, alcuni spinti fisicamente in mare dallo scafista che poi è ripartito per tornare in Somalia e prendere un altro carico di persone”.

Il braccio di mare tra il corno d’Africa e lo Yemen è tra le principali rotte di migrazione. Nel 2017, secondo le stime dell’Oim, sono almeno 55mila i migranti che hanno provato a raggiungere lo Yemen per poi dirigersi nei paesi del Golfo: più di 30mila avevano meno di 18 anni, circa un terzo erano donne. Un viaggio reso ancora più pericoloso in questo periodo dell’anno dai forti venti che spazzano l’Oceano Indiano.

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