Corea del Sud: servizi ammettono interferenze nelle elezioni

Corea del Sud: servizi ammettono interferenze nelle elezioni
Di Salvatore Falco
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Nel 2012 il dipartimento della cyberguerra aveva messo in campo una trentina di squadre per favorire i conservatori

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I servizi segreti sudcoreani ammettono di aver tentato d’influenzare i risultati delle elezioni presidenziali e politiche a vantaggio dei conservatori.

Un’inchiesta interna al Servizio nazionale d’intelligence (Nis) ha concluso che, durante i due anni fino alle elezioni del 2012 il dipartimento della cyberguerra aveva messo in campo una trentina di squadre che lavoravano pubblicando post su Twitter con l’obiettivo di orientare l’opinione pubblica.

Nelle elezioni del 2012 vinse la conservatrice Park Geun-hye, battendo il candidato di centrosinistra Moon Jae-in. Park è stata recentemente destituita e arrestata come ricaduta di uno scandalo nelle elezioni di quest’anno ha vinto Moon, oggi presidente. Il nuovo capo dello Stato ha promesso di riformare l’intelligence per impedire che si intrometta di nuovo nelle questioni politiche.

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