Gerusalemme: nuove telecamere di sicurezza

Gerusalemme: nuove telecamere di sicurezza
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied
PUBBLICITÀ

Nuove telecamere di controllo sono state installate a Gerusalemme dove per ora resta in vigore anche la nuova e controversa misura dei metal detector agli ingressi della Spianata delle moschee .La presenza di questi strumenti di controllo ha scatenato violente proteste finite nel sangue.

Netanyahu ha, intanto, convocato il gabinetto di difesa del governo per fare il punto sulle nuove disposizioni decise dopo l’attacco di venerdì scorso. “Continueremo ad agire per mantenere la sicurezza”, ha dichiarato il premier israeliano prima della riunione con i ministri su queste misure che “potrebbero portare a una grave crisi con il mondo arabo e musulmano” come ha detto il segretario generale della Lega Araba , Ahmed Abulgueit che ha accusato Israele di “giocare col fuoco”. Una riunione urgente dei Ministri degli Esteri della Lega Araba è stata convocata per il 26 luglio prossimo.

Nei giorni scorsi i fedeli musulmani hanno pregato sui marciapiedi delle strade che portano al luogo sacro, non sono entrati nella Spianata delle Moschee in segno di protesta. Preoccupazione per Gerusalemme è stata espressa da Papa Francesco: “Seguo con trepidazionele gravi tensioni e le violenze di questi giorni. Sento il bisogno di esprimere un accorato appello alla moderazione e al dialogo. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore ispiri a tutti propositi di riconciliazione e di pace. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera affinché il Signore ispiri a tutti propositi di riconciliazione e di pace”, ha detto al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Cisgiordania, altre 5mila abitazioni negli insediamenti israeliani illegali

Senegal, è crisi politica. Manifestanti contro la polizia

Argentina: proteste contro le riforme di Milei, scontri davanti al parlamento di Buenos Aires