Irlanda del Nord da sei mesi senza governo

Irlanda del Nord da sei mesi senza governo
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Nessun accordo tra i due maggiori partiti: Dup e Sinn Fein

PUBBLICITÀ

Si è conclusa con un nulla di fatto l’ennesima riunione tra i due principali partiti dell’Irlanda del Nord, Dup e Sinn Fein: l’accordo per un governo locale unitario, non c‘è. L’Irlanda del Nord resta senza un esecutivo regionale. Dup leader, Arlene Foster: “Spero che gli altri attori coinvolti in questo processo stiano guardando a un quadro più ampio e si stiano chiedendo ‘vogliamo la devoluzione?’. Questa domanda è quella che tutti dovremmo porci; se vogliamo la devoluzione allora è necessario trovare un luogo in cui tutti possano sentirsi a proprio agio.”
Mentre il partito ultraconservatore degli unionisti nordirlandesi (Dup) chiede di fatto un compromesso, il Sinn Fein lo accusa di sostenere May, che senza il Dup non avrebbe la maggioranza assoluta, in cambio di soldi alla regione.
Michelle O’Neill, Sinn Fein’s Northern Ireland leader: “È una conseguenza, come sappiamo bene, del supporto del Dup al primo ministro Theresa May, è un favore che viene ricambiato, a sua volta, dal governo. È molto chiaro ora e l’ho detto più volte e forte: vogliamo vedere queste istituzioni rinnovate, ma è necessario che l’esecutivo lavori su basi sostenibili”.
L’Irlanda del Nord è da sei mesi senza un esecutivo locale e l’ultima sessione dei negoziati al castello di Stormont, fuori Belfast, ha confermato la stasi. Si spera in più fruttuose trattative in autunno; senza un accordo la regione rischia di ricadere sotto il governo centrale di Londra.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Irlanda del Nord, Rishi Sunak incontra il nuovo governo locale: O'Neill e Little-Pengelly

Irlanda del Nord: Londra approva l'intesa sulla fine dello stallo politico

Irlanda del Nord: raggiunto un accordo con il governo del Regno Unito, fine al boicottaggio