Corte Aia: Olanda in parte responsabile genocidio Srebrenica

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Di Euronews
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La Corte d’Appello dell’Aia ha riconosciuto che nel 1995 i Paesi Bassi sono stati “parzialmente” responsabili della morte di circa 300 musulmani espulsi da una base olandese delle Nazioni Unite. I giudici hanno definito “impossibile” quella missione per la quale i soldati furono spediti in protezione del villaggio di Potocari nella zona di Srebrenica, ma le forze di pace olandesi dovevano sapere che quei musulmani che cercavano rifugio sarebbero stati uccisi dalle truppe serbo-bosniache, se costretti a lasciare la base. I giudici hanno condannato i Paesi Bassi “a versare un compenso” alle famiglie delle vittime pari al “30% dei danni” subiti.

A margine della sentenza, i veterani del battaglione olandese Dutchbat III, tramite il loro avvocato, hanno fatto sapere di voler chiedere un risarcimento da parte dello Stato Olandese in quanto, secondo la linea del loro legale, essere stati accusati dal mondo intero di non essere stati in grado di impedire tale massacro avrebbe causato loro danni sociali, emotivi e finanziari per i quali ora vogliono compensazioni. I 200 soldati erano di stanza a Srebrenica e il loro compito era quello di proteggere l’enclave musulmana nel 1995 quando furono sovrastati dai serbi bosniaci che alla fine delle ostilità massacrarono circa 8.000 persone proprio mentre la zona era in parte anche sotto il controllo di soldati olandesi.

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