PUBBLICITÀUn patto mondiale per l’ambiente. È quello sottoscritto alla Sorbona dal presidente francese Emmanuel Macron alla presenza fra gli altri dell’ex segretario Onu Ban Ki Moon, dell’ex ministro Laurent Fabius e di decine di esperti e giustisti venuti dai quattro angoli della terra. Per molti una sopecie di accordo sul clima depotenziato rispetto a quello di Parigi, ma necessario per cercare di tornare a sedersi attorno a un tavolo.
Così Emmanuel Macron: “Nessuno può davvero affermare di voler lottare con efficacia contro il terrorismo e per la pace nel mondo senza però fare nulla contro il riscaldamento globale. Ho provato a convincere alcuni colleghi. Con alcuni di loro ho fallito. Altri sono stati d’accordo”.
Il messaggio era ovviamente al presidente americano Donald Trump, da sempre scettico sulla relazione fra il riscaldamento globale e l’influenza dell’uomo. Trump si è circondato nel suo gabinetto di scettici come lui e si è ritirato da accordi pregressi firmati dal suo predecessore, Barack obama. Questo nuovo documento, pur reiterando la volontà di impegnarsi attivamente per lottare contro il riscaldamento globale, appare come l’unica via d’uscita per permettere a tutti di salvare la faccia, e anche a Trump di vendere questo risultato come una vittoria della diplomazia americana.