Irlanda del Nord: Brexit possibile punto di divisione tra fazioni

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Di Euronews
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Il Governo capeggiato da Theresa May stenta a decollare in Parlamento.

I numeri daranno probabilmente temporaneo conforto alla Premier solo se ci sarà intesa piena e duratura col Partito Unionista Democratico, forza protestante nordirlandese, da sempre contrapposta ai cattolici.

Tuttavia, ciò non le garantirebbe comunque di dormire sonni tranquilli a lungo termine.

Colette Fitzgerald, Capo Commissione UE a Belfast: “Il rischio più grande è a livello politico, la Brexit potrebbe diventare un altro punto di divisione tra le due principali comunità dell’Irlanda del Nord, coloro che desiderano rimanere parte del Regno Unito e quelli che invece aspirano ad un’Irlanda unita”.

Dopo i colloqui intercorsi tra Theresa May e lo Sinn Fein, i cattolici ritenuti braccio politico dell’IRA, il leader di quest’ultimo movimento, Gerry Adams, ha affermato che “un’intesa come quella che si prospetta rischia di violare gli accordi di pace”.

Sammy Wilson, Portavoce Unionisti Democratici: “Una soluzione intelligente consisterebbe nell’utilizzare la sorveglianza elettronica del commercio attraverso il confine, con un numero di riconoscimento del veicolo, riconducibile alle fatture che si dovranno comunque fornire, questo sarebbe un modo per monitorare il commercio indipendentemente dai confini: non ci sarebbe bisogno di fermare e controllare le persone, ovviamente si potrebbero effettuare controlli fisici occasionali, ove necessari”.

Il 23 giugno scorso, oltre 17 milioni di persone nel Regno Unito si espressero a favore del “Leave”, attraverso un referendum consultivo.

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