Una triste lezione per Theresa May

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State of The Union: l'analisi settimanale della politica europea da Bruxelles

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Incertezza è la parola per descrivere quello che Bruxelles la sensazione provata a Bruxelles a seguito di un altro inaspettato risultato elettorale prima dei colloqui sulla la Brexit.
Benvenuti su State of The Union.

Voleva un mandato più forte per negoziare una “Brexit dura”, ma alla fine ha ottenuto esattamente l’opposto. Theresa May è in fondo alla lista dei fortunati di questa settimana.

Anche se molti all’inizio della campagna prevedevano una perdita di seggi per i conservatori, i risultati hanno dimostrato che nulla può essere dato per scontato.
Theresa May potrebbe formare un governo di coalizione con il Partito Unionista Democratico dell’Irlanda del Nord, ma la sua posizione di primo ministro è già molto più debole.
I Tories hanno perso più di 10 seggi alla Camera dei Comuni, mentre il partito laburista ha ne conquistati quasi 30.

Questa è stata in realtà un’enorme vittoria per il leader laburista Jeremy Corbyn, che invece è il personaggio in ascesa della settimana.

Corbyn ha superato le aspettative, nonostante sia stato aspramente criticato dai suoi avversari ma anche da alcuni membri più moderati del suo partito. Tuttavia, è riuscito a ottenere un’importante vittoria, il che significa che ha rafforzato anche la sua posizione alla guida del partito.

Ma la combinazione tra un Parlamento in bilico e un Primo Ministro debole crea confusione e preoccupazioni per l’Unione europea che dovrà affrontare i negoziati sulla Brexit. Vediamo alcune delle reazioni da Bruxelles.

La Commissione europea dichiara che è pronta ad avviare i colloqui sulla Brexit anche domani mattina, ma nessuno sa chi ci sarà dall’altro lato del tavolo e per quanto tempo.
Il mio collega Toks Salako ha parlato con il corrispondente di Politico da Bruxelles, Ryan Heath sulle possibili implicazioni di questo risultato per entrambe le parti.

Mentre l’UE si prepara ad avviare i colloqui sulla Brexit, molti funzionari europei affermano che questo è il momento giusto per andare avanti con i piani per un’ulteriore integrazione della difesa, un progetto rimasto bloccato per anni.
La Commissione europea ha messo sul tavolo una proposta di difesa comune da molti miliardi di euro.
Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, afferma che i tempi stanno cambiando e ha sottolineato che gli Stati Uniti non sono più in grado di prendersi le responsabilità dell’Europa.

La prossima settimana il debito greco sarà nuovamente al centro dei colloqui dei ministri delle finanze dell’Eurozona riuniti in Lussemburgo, dove parteciperà anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde. Rimangono le divergenze tra il quest’ultima e il governo tedesco sulla necessità di un alleggerimento del debito greco. Il commissario europeo all’economia Pierre Moscovici ha lanciato un avvertimento dicendo «Voglio davvero inviare un messaggio chiaro ai creditori della Grecia: non dovrete giocare con il fuoco».

Adesso vediamo il calendario della settimana prossima: giovedì i ministri delle finanze dell’Eurozona si incontreranno per discutere della Grecia, gli eurodeputati si riuniranno a Strasburgo per la sessione plenaria e domenica i francesi andranno alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative.

Il movimento di Emmanuel Macron è al momento in testa ai sondaggi.

È tutto per ora.

Grazie per averci seguito e buona settimana.

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