PUBBLICITÀJeremy Corbyn è alla guida del partito laburista dal 2015. Nato a Chippenham il 26 maggio del 1949, Corbyn ha iniziato ad avvicinars alla politica mentre era ancora a scuola, divenendo membro attivo dei giovani socialisti della contea del Wrekin.
Finita la scuola a 18 anni, nel 1966, ha lavorato come reporter per un giornale locale e poi come volontario per due anni in Jamaica.
Dopo diversi ruoli ricoperti all’interno del partito laburista, nel 1982 ne diventa direttore amministrativo. Negli anni Novanta diventa membro del governo, pur senza incarichi e si rivela uno dei più accesi contestatori dei conservatori, nell’epoca della leadership di Tony Blair.
Con l’avvicinarsi del voto dell’8 giugno, Corbyn ha ridotto lo scarto nei confronti della premier e candidata per i Tory, Theresa May, a pochi punti percentuali, nonostante fosse partito da più di 20. Queste elezioni post Brexit potrebbero offrire a Corbyn un’occasione di riscatto specie agli occhi dei suoi stessi compagni di partito che lo hanno più volte bollato come debole e inadeguato a rappresentare i Labour a Downing Street.
Ecologista convinto, Corbyn non possiede l’auto e si muove solo in bicicletta. E’ animalista e vegetariano.
La lotta alle diseguaglianze è sempre stata centrale nel pensiero di Corbyn ed è tutt’ora una delle colonne portanti del manifesto del partito per queste elezioni. Proprio la lotta all’establishment gli ha fruttato il guadagno di terreno nei sondaggi.
Questa la sua massima sui laburisti che ha ripetuto diverse volte prima e durante questa campagna elettorale: “Democratici, diversi, uniti e assolutamente determinati, nella nostra ricerca di una società dignitosa e migliore che è possibile per tutti”.