Legislative Francia, il voto dei residenti all'estero premia Macron

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I francesi delle circoscrizioni estere hanno dato il tono delle prossime legislative in Francia? Se così fosse, Emmanuel Macron potrebbe dirsi soddisfatto.
Il suo movimento ‘En Marche’ ha infatti conquistato 10 su 11 circoscrizioni estere che contano circa un milione e trecentomila elettori.

I francesi residenti all’estero hanno votato per il primo turno delle politiche lo scorso week end.

I risultati annunciati ieri sera dal Quai d’Orsay sono senza appello: alcuni candidati di En marche hanno superato il 50% delle preferenze, eppure un secondo turno è necessario perché il tasso di partecipazione non ha superato il 25% come previsto dalla legge.

Il secondo turno si tiene il 16 e il 17 giugno.

Nelle ultime elezioni del 2012, le prime di questo genere, perché i deputati delle circoscrizioni estere sono nati con la riforma costituzionale del 2008, il partito socialista aveva ottenuto più della metà dei seggi.

Quest’anno, gli ultimi sondaggi danno i candidati di Emmanuel Macron in testa.

I deputati uscenti hanno ottenuti poche preferenze rimanendo al traino della dinamica elettorale creata da Macron e i suoi.

Questo fine settimana votano i francesi della Francia metropolitana per eleggere l’assemblea, 577 deputati di cui 11 elettui appunto nelle circoscrizioni estere.

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