Sette mesi dopo l’assegnazione del Nobel per la Letteratura, l’Accademia di Stoccolma ha pubblicato il discorso di Bob Dylan. Il cantautore americano si concentra in particolare su quelli che considera i suoi maestri. E cita il cantante Buddy Holly così come le letture cruciali: Don Chichotte, Moby Dick, Robinson Crusoé, Ivanhoé. Testi, spiega Dylan, letti alle scuole elementari e che hanno forgiato per sempre la sua sensibilità e il suo senso critico.
Dylan ha innescato le polemiche non presentandosi di persona alla cerimonia d’annuncio dei Nobel, a Stoccolma in dicembre scorso. Ha atteso l’occasione di un concerto nella capitale svedese, ad aprile, per ritirare la medaglia e il diploma. Quello che mancava era l’assegno da 8 milioni di corone (819.000 €): per incassare la somma è obbligatorio che il candidato consegni il suo discorso ufficiale entro 10 mesi dall’investitura. Il cantante ha atteso gli ultimi 5 giorni. La sua voce, registrata il 4 giugno a Los Angeles, con un sottofondo di pianoforte, per una durata di poco meno di 30 minuti, è stata pubblicata sul sito ufficiale dell’Accademia di Svezia.